A te navigante...

A te navigante che hai deciso di fermarti in quest'isola, do il benvenuto.
Fermati un poco, sosta sulla risacca e fai tuoi, i colori delle parole.
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domenica 5 agosto 2012

Come stai?





Sto bene! In realtà la domanda implica quella sola risposta. Chi la pone non vuole udire negatività, non vuole udire e basta, l’ha posta soltanto perché è come chiedere del tempo. Un modo per intavolare una conversazione e non saper come iniziare. Colui che risponde sa che la risposta è d’obbligo e meccanicamente, senza star lì a pensarci sopra, risponde l’ovvio.
Mi sono trovata spesso nella parte di dover rispondere e anch’io ho risposto l’ovvio.
Nella mente s’accavallavano invece decine e decine di risposte tutte diverse.
Come stai?
Sto fremendo per finire questa conversazione. Sono d’umore pessimo, giornata nera e non voglio parlare. Sono felice d’averti incontrato. Sono felice perché è una bella giornata. Sto male, ho avuto la febbre. Sono arrabbiata con questo mondo feroce. Sono in pensiero per mio figlio. Sono contrariata non è te che avrei voluto incontrare. Sto pensando ai panni da stirare e non ascolto. Sono di fretta ho un appuntamento ma non posso essere scortese. Sto volando con la mente in un posto esotico. Sto ripassando la lista della spesa. Sto pensando alla macchina in doppia fila. Sto pensando che ho il figlio che sta per uscire di scuola. Sto pensando che tu voglia sondare con me per farti i miei affari.
Come stai?
Sono impaziente di andare alla Posta. Sto andando in banca a prelevare. Sono in rosso col conto. Sto pensando al pranzo. Sto andando a gettare l’immondizia e non ho voglia di parlare. Sto pensando che sono anni che non t’incontravo. Sto immaginando a cosa in realtà tu stia pensando di me. Sto pensando di dirti che scrivo ma so che non capiresti. Sto pregando perché squilli il cellulare, ora, in questo momento. Sto pensando che avrei dovuto chiamarti e me n’ero dimenticata. Sto immaginando dove tu voglia arrivare dopo la domanda.
Come stai?
Sono di corsa e non so come dirlo. Sono impaziente perché ho il cane da portare a spasso. Sono in ritardo con il dentista. Sto godendo di questa splendida giornata di sole. Sto pensando al fine settimana. Sto cercando di ricordare cosa ho dimenticato di fare. Sto male, mi sta andando tutto di traverso. Malissimo ho perso il lavoro.
Se invece della classica risposta si rispondesse una o tutte queste probabili frasi? L’interlocutore come reagirebbe?
Farebbe un gesto di circostanza. Sarebbe contrariato non voleva sentire le tue storie. Guarderebbe l’orologio perché guarda caso non s’era accorto che è tardi. Ignorerebbe la risposta e comincerebbe con le sue lagnanze.
Inizierebbe col dire che lui ha problemi più seri dei tuoi. E’ più felice di te. Ha vinto alla lotteria. Suo figlio s’è laureato col massimo dei voti. Ha trovato subito parcheggio. Ha due biglietti per la partita del derby. E’ appena tornato dai Caraibi. Gli hanno abbassato le tasse. S’è comperato la nuova macchina ultimo modello. Gli hanno aumentato lo stipendio.
Poi attaccherebbe con l’hai sentita l’ultima su…? Gli è morto il padre. Gli è scappato il gatto. Suo figlio si droga. La mamma l’ha cacciato di casa. E’ andato a sbattere e gli si è distrutta la macchina. Gli hanno annullato il volo di partenza per le vacanze. Ha dimenticato l’acqua aperta nella vasca. E’ scoppiato un incendio al piano di sopra…
Ma non era di me che volevi sapere?
Come stai?
Bene grazie e tu?

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