A te navigante...

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sabato 29 marzo 2014

Una breve storia pazza: invertendo i fattori il risultato non cambia.

Immagine da: idipintidigiada.blogspot.it


Una donna piccola dalla statura mini, un cane peloso che scodinzola gioioso, un portiere solerte dedito al suo lavoro.
Lei entra, il portiere inchina leggermente la testa e saluta. Lei non lo degna di uno sguardo, il cane lo saluta a lingua penzoloni. Una scritta rossa e luminosa indica che l'ascensore è occupato. Lei si ferma davanti e non guarda nessuno. Il cane si siede e aspetta l'ordine. Il portiere soggiunge “arrivederci” ma non ottiene risposta.
Lunedì: la donna minuta entra, il cane scodinzola, il portiere saluta discreto, l'ascensore è occupato il cane aspetta l'ordine e lei non risponde al saluto.
Martedì e mercoledì: Entra il cane e scodinzola, la donna lo segue a testa bassa, il portiere piega in avanti il capo, lei ignora, l'ascensore è libero, il cane abbaia e il portiere soggiunge arrivederci, lei non risponde.
Giovedì e venerdì: esce il portiere, tiene il portone e saluta,  entra la donna minuta, esce il cane, rientra scodinzolando, l'ascensore è occupato, il cane abbaia impaziente, la donna a testa bassa guarda il cane. Il portiere saluta il cane, il cane lo ricambia lingua penzoloni e coda agitata. La donna minuta non guarda nessuno.
Sabato: Il portiere non lavora, la donna esce dall'ascensore, il cane no. 
Domenica: Il portiere resta in guardiola e legge, il cane entra e si scuote dall'acqua, la donna minuta dice “buona sera”. L'ascensore è rotto. La donna e il cane fanno le scale a piedi.


Fine delle parole e fine della storia.

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