ROSE AI PILASTRI
Rose ai pilastri, rose lungo i muri
e dentro i vasi, da per tutto rose
che sbocciano fiammanti e sanguinose
come ferite sopra i seni impuri.
Rose thee dai bei labbri immaturi
dalle fini ceramiche untuose,
rose di siepe, rose rugiadose
avvinghiate ai cancelli e ai vecchi muri.
Eruzione di rose nei giardini,
di rive sanguinose ed odorose,
vive e rampanti per la mia ringhiera.
Rose e rose ne i miei vasi murrini
rose odorose, rose sanguinose
rosee bocche della primavera!
(Andrea Zanzotto)
Rose ai pilastri, rose lungo i muri
e dentro i vasi, da per tutto rose
che sbocciano fiammanti e sanguinose
come ferite sopra i seni impuri.
Rose thee dai bei labbri immaturi
dalle fini ceramiche untuose,
rose di siepe, rose rugiadose
avvinghiate ai cancelli e ai vecchi muri.
Eruzione di rose nei giardini,
di rive sanguinose ed odorose,
vive e rampanti per la mia ringhiera.
Rose e rose ne i miei vasi murrini
rose odorose, rose sanguinose
rosee bocche della primavera!
(Andrea Zanzotto)
ROSA PURPUREA
Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.
E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.
Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
(Hermann Hesse)
Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.
E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.
Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
(Hermann Hesse)
Ode alla rosa
Perché la rosa, Oh la rosa! E’ dei fiori pupilla,
è rossore dei cambi che leggiadri si sanno,
è tempo di bellezza e nell’ombracolo ignari
trafigge pallidi amanti, nello spendore immoti,
Oh, la rosa respira d’amore! Alle rosse labbra
di Afrodite, invocata al festino, la coppa, solleva, la rosa!
la rosa gode del continuo ondulare dei petali
che ridono al vento ridentdell’ovest!
Saffo
è rossore dei cambi che leggiadri si sanno,
è tempo di bellezza e nell’ombracolo ignari
trafigge pallidi amanti, nello spendore immoti,
Oh, la rosa respira d’amore! Alle rosse labbra
di Afrodite, invocata al festino, la coppa, solleva, la rosa!
la rosa gode del continuo ondulare dei petali
che ridono al vento ridentdell’ovest!
Saffo
Un sepalo, un petalo e una spina
In un comune mattino d’estate,
Un fiasco di rugiada, un’ape o due,
Una brezza,
Un frullo in mezzo agli alberi
Ed io sono una rosa!
(Emily Dickinson)
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