A te navigante...
A te navigante che hai deciso di fermarti in quest'isola, do il benvenuto.
Fermati un poco, sosta sulla risacca e fai tuoi, i colori delle parole.
Qui, dove la vita viene pennellata, puoi tornare quando vuoi e se ti va, lascia un commento.
Fermati un poco, sosta sulla risacca e fai tuoi, i colori delle parole.
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mercoledì 15 luglio 2015
Gocce rosso vermiglio
Esercitazione su tematica thriller in 200 parole.
Era chiusa nello sgabuzzino delle scope, ci si era nascosta perché lo sentiva arrivare. Il passo felpato quasi impercettibile. Ogni piccolo scricchiolio del pavimento di legno le faceva sobbalzare il cuore.
Cercava di non respirare, lui avrebbe potuto udire.
Quella notte, il ventilatore non dava alcun sollievo, così aveva aperto la finestra a pianterreno, per far penetrare l'aria fresca della notte.
Era da lì che lui era entrato e nel farlo aveva fatto cadere il vaso di peonie a terra.
Il rumore sordo l'aveva svegliata e si era trovata con gli occhi spalancati e completamente disorientata, incapace di comprendere se fosse soltanto un sogno ad averla svegliata ma i passi felpati, intervallati da istanti di silenzio, mentre lui saliva un gradino alla volta, circospetto, le avevano fermato il cuore per un istante che aveva fatto una capriola e ripreso a battere così forte da toglierle il respiro. L'adrenalina la fece scattare e rinchiudersi al buio con l'occhio incollato al buco della serratura. Vide brillare un coltello, quello che lui stringeva tra le nocche. Gocciolava di sangue vermiglio. Aveva già ucciso e lei sapeva di non avere scampo, l'avrebbe presto stanata. Lontano il suono di una sirena.
Era troppo tardi.
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