Un caldo, umido soffio,
ti scompiglia la testa.
Rossa, come l’acero
dormiente.
Il tuo sguardo, triste
e scuro
come castagna matura.
Un volto scavato
dove una gelida
lacrima,
emana sentori
muschiati.
Raffiche di maestrale,
ti sospingono via
e tu sparisci,
in una nebbia solida.
Mani pietose,
lastricano
la tua strada
di petali di
crisantemo.
La tua anima avanza
nell’Eternità
rischiarata da mille
fiammelle
che ardono perpetue.
Sparendo in una nuvola
grigia,
non t’accorgi
della musica festante
che avanza nella neve.
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