dolore e gioia.
Il sapore salato
di lacrime e sudore.
Un grido, il suo.
Un grido, il tuo.
Venisti al mondo,
un respiro,
un vagito alla volta:
il tuo diritto alla vita.
Erano tempi di regime e
gli anni,
numeri romani.
Saluti a braccia tese,
fez e camicie nere.
Correvi sull'erba,
veloce,
felicemente ignara,
rincorrendo farfalle.
La strada è stata lunga,
percorsa con tenacia.
Coraggio e fede:
le tue armi.
Hai riso fino alle lacrime,
hai pianto lacrime amare.
Bambini cullati,
vegliati,
cresciuti nel tuo amore immenso,
di madre,
di nonna.
Negli anni,
un poco piegata dal peso della vita.
Pregavi,
con fervore,
sgranando il rosario.
Avanti e indietro,
col fedele bastone,
per quel corridoio,
diventato il tuo ultimo tratto di strada
Un grido,
il tuo.
Un respiro alla volta;
l'ultimo respiro...
E te ne sei andata.
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